Vuoi la Pensione? Datti da fare perché l’INPS non te la darà MAI
Investire per la pensione è uno dei primi pensieri che vengono in mente appena c’è un briciolo di disponibilità finanziaria: se ci stai pensando anche tu sei sulla strada giusta, se non ci stai pensando ancora, invece, lascia che ti racconti una storia.
Uno dei miei momenti preferiti, quando ero piccolo, era l’arrivo delle ricorrenze: non passava Natale, Pasqua o compleanno senza che mia nonna elargisse sempre 50€ di regalo a me e mia sorella. Da ragazzino, fidati, 50 euro erano davvero tanta roba per me che non avevo una paghetta e provenivo da una famiglia tutt’altro che benestante.
Mia nonna – che è nata durante la guerra, non ha potuto studiare ed ha lavorato in nero nell’agricoltura per tantissimi anni in un regime di semi-schiavitù – è andata in pensione a circa 65 anni con l’assegno sociale e, insieme a mio nonno, ha riscosso dagli anni Novanta circa 1100 euro al mese fino a quando non sono venuti a mancare entrambi.
In due vivevano in un piccolo paese in un appartamento modesto: ciò gli ha permesso, nonostante fossero pensionati, di non chiedere mai aiuto ai figli, anzi. Mia nonna ha 8 nipoti e, come ti ho raccontato, ad ogni festività (Natale, Pasqua, compleanni vari) elargisce almeno 50€ di regalo per ognuno.
Perché ti parlo di questo? Se hai la mia età o sei poco più grande di me, probabilmente hai vissuto momenti simili.
Il problema grosso, però, è che prima o poi tutto questo diventerà un ricordo sempre più lontano: i tuoi genitori non potranno fare le stesse cose con i tuoi figli, io e te finiremo a rovistare nei cassonetti dell’immondizia, a 85 anni, se non ci diamo una mossa.
L’INPS è una barca che affonda
Le riforme pensionistiche degli ultimi anni, non devo di certo spiegartelo io, hanno allontanato sempre di più il traguardo dell’addio al lavoro: non è raro parlare con persone vicine ai 70 anni che lavorano ancora e, se hai meno di 40 anni, probabilmente quando sarai un settantenne o una settantenne lavorare sarà la normalità.
C’è dell’altro: l’INPS non sta più in piedi, la popolazione invecchia e ci sono sempre meno giovani che lavorano. Chi lavora, di conseguenza, versa denaro che riesce a fatica a pagare le pensioni attuali: di conseguenza, gli assegni futuri saranno sempre più bassi e, in molti casi, non riusciranno a raggiungere nemmeno il 40% dell’ultimo stipendio.
Insomma, situazioni come quella di mia nonna che può persino permettersi di regalare soldi a tutti i nipoti saranno più rare e se un domani vorrai riuscire a vivere una vita dignitosa devi darti da fare già adesso.
Non so te, io non ho alcuna fiducia nell’INPS e nello Stato italiano e non ho affatto voglia di affidare a loro il mio futuro. Probabilmente, quando avrò 85 anni, la pensione che conosciamo oggi non esisterà più o sarà, nella migliore delle ipotesi, un contributo pari al 10-20% del mio reddito lavorativo.
Vorrei poter fare qualcosa ma, al momento attuale, vedo davvero pochi spazi di manovra e non di certo posso sostituirmi io alla classe politica indegna che abbiamo avuto negli ultimi 40 anni.
Serve un Piano B
Ho espresso svariate volte il concetto del piano B individuale: vale per gli investimenti, vale per il business, vale per il futuro della tua carriera lavorativa.
In un mondo che cambia sempre più velocemente, con un futuro sempre più incerto e difficile, bisogna per forza di cose elaborare diverse soluzioni individuali che possano in qualche modo limitare i problemi.
Non possiamo aspettare lo stato o qualcun altro, dobbiamo agire da soli prima che sia troppo tardi.
Investire per la pensione è una necessità
Se ti stai approcciando agli investimenti, probabilmente, hai a cuore il tuo futuro e quello delle persone che ti sono intorno. Sono convinto che la necessità di pianificare la tua vita e renderla migliore, soprattutto quando smetterai di lavorare, sia uno dei principi sani che muovono la tua azione.
Hai tutta la mia stima perché sei una persona intelligente e, soprattutto, non stai sperperando soldi e tempo in attività o pensieri che torneranno indietro come boomerang e ti presenteranno il conto.
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Vista la situazione previdenziale italiana dobbiamo darci da fare subito, prima che sia troppo tardi, agendo possibilmente in due modi:
- adeguata pianificazione finanziaria: tagliando gli sprechi quotidiani possiamo risparmiare sicuramente molto di più rispetto ad oggi e mettere da parte, perché no, almeno il 20-30% del nostro stipendio;
- investimenti mirati: il denaro, se non investito, perde di valore. Siccome i risparmi di oggi serviranno tra diversi decenni, vanno protetti dall’inflazione e, perché no, bisogna farli crescere.
Nel programma per investire parlo proprio di tutto questo e ti spiego il metodo che sto utilizzando io per far crescere il mio patrimonio con una strategia ben precisa, riducendo nel lungo periodo la mia dipendenza dallo Stato.
Guardati allo specchio e chiediti: ti fidi dell’INPS? Ti fidi dello Stato? Io no, voglio farmi gli affari miei in autonomia e senza dipendere dagli altri.
È divertente 💯
In cioccolato🍫
Ho pubblicato un link a questo post sul mio sito web personale. Penso che molte persone saranno interessate!